Come noto, l’Europa ha recentemente autorizzato l’Italia alla concessione del contributo perequativo per le P.Iva entro il 31 dicembre di questo anno, e serviva il decreto attuativo del Mef che doveva specificare i requisiti richiesti per accedere alla misura e le modalità di calcolo. Secondo indiscrezioni odierne il Ministro delle Finanze Franco ha firmato questo decreto – non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale – che in buona sintesi prevedrebbe:
- Requisito per richiedere il contributo è aver presentato la dichiarazione dei redditi entro il 30 settembre per il 2020 e aver presentato medesima dichiarazione per il 2019
- La diminuzione del risultato economico di esercizio del 2020 rispetto al 2019 deve essere almeno del 30%
Ma come si calcola il contributo?
- Alla differenza del risultato economico 2019 – 2020 vanno sottratti i contributi a fondo perduto eventualmente ricevuti, previsti dai vari Decreti emergenziali (Rilancio, Ristori, Sostegni, Sostegni bis ecc)
- A tale risultato occorre applicare la percentuale relativa al valore di ricavi/compensi conseguiti nel 2019 pari rispettivamente al 30% fino a 100.000 euro; al 20% da 100.000 a 400.000 euro; al 15% da 400.000 a 1.000.000 euro; al 10% da 1.000.000 a 5.000.000 euro; al 5% da 5.000.000 a 10.000.000 euro
Comunque al di là dell’importo scaturente dal calcolo, la misura massima del contributo non potrà superare 150.000 euro. Dopo la pubblicazione occorrerà il provvedimento da parte dell’Agenzia delle Entrate e poi i contribuenti avranno a disposizione 30 giorni per la presentazione delle domande. Noi chiaramente stiamo sollecitando le Istituzioni preposte affinchè i termini siano rispettati e non ci siano ritardi nell’erogazione dei contributi che tanti colleghi in difficoltà stanno aspettando, ferma restando l’esiguità del contributo offerto rispetto la perdita subita.