Il mancato versamento dei contributi Enasarco è una motivazione valida per una disdetta per giusta causa?

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Il mancato versamento dei contributi Enasarco è una motivazione valida per una disdetta per giusta causa?
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Domanda: Ho verificato che l’Azienda, nel 2023, ha omesso il versamento dei contributi Enasarco. Ora sta ritardando anche il pagamento delle provvigioni ed ho 3 fatture insolute (la più risalente è stata emessa il 10 gennaio ed è relativa alle provvigioni di novembre e dicembre 2023). Visto che mi è stata fatta una proposta interessante da un’altra società concorrente vorrei dare disdetta del contratto per inadempimento. Sono plurimandatario ed il contratto, regolato dagli AEC del Commercio, è stato sottoscritto a giugno 2015.

Risposta: L’omesso versamento dei contributi Enasarco, purché effettivamente accertato, è pacificamente considerato causa idonea a giustificare un recesso in tronco, mentre meno pacifica sarebbe stata la questione se il recesso fosse stato motivato unicamente dal mancato pagamento delle provvigioni. Infatti perché si concretizzi una giusta causa di recesso, il codice richiede un inadempimento così grave da far venire meno il vincolo fiduciario, ma, come dicevamo, nel suo caso l’inadempimento contributivo della mandante è più che sufficiente per giustificare la sua condotta. Pertanto, accertato tale aspetto ed effettuata la segnalazione alla Fondazione così che la stessa possa avviare le azioni per il recupero, lei potrà dare disdetta per inadempimento. Ciò comporta la possibilità di recedere in tronco, ma non quella di liberarsi da un eventuale patto di non concorrenza post-contrattuale, quindi si accerti bene, che il contratto non preveda questa limitazione che le impedirebbe di sottoscrivere l’accordo con la nuova società.