Loretto Boggian ci ha lasciato

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Loretto Boggian ci ha lasciato
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Ieri 23 giugno si è spento prematuramente il collega e grande amico Loretto Boggian, vice segretario nazionale della Federagenti, componente dell’assemblea dei delegati Enasarco e segretario provinciale della Cisal. Perdiamo una persona di grande umanità e fede, che ha contribuito fortemente alla crescita della nostra associazione… gli Agenti perdono un loro competente sostenitore che si è completamente dedicato alla loro tutela con grande professionalità.

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Addio a Loretto Boggian, paladino degli agenti di commercio e volontario

MONSELICE
Il grande cuore di Loretto “Filippo” Boggian ha smesso di battere: Monselice piange un uomo dedito agli altri, alla sua città e al lavoro. Il cordoglio di Federagenti Cisal, di cui era vicesegretario nazionale: «Si è completamente dedicato alla nostra tutela».

IL RITRATTO
Loretto Boggian si è spento domenica all’ospedale di Schiavonia, vinto da una malattia che non gli ha lasciato scampo, ma che lui aveva vissuto sin dagli esordi con coraggio e positività. Aveva 67 anni ed era nato a Portomaggiore (Ferrara) prima di trasferirsi a Monselice. Dopo essersi diplomato al liceo classico Manfredini di Este, si era laureato a pieni voti in lettere all’università di Padova. Gli si era poi aperta una proficua carriera nell’ambito delle associazioni di categoria: dal 1980 al 1997 aveva lavorato per Confesercenti, salvo poi entrare in Federagenti e dedicarsi agli agenti e rappresentanti di commercio. Filippo – così lo chiamavano amici e colleghi – era vicepresidente nazionale della sua associazione, responsabile per il Triveneto e membro dell’assemblea dei delegati di Fondazione Enasarco. Esperto consulente amministrativo e legale, era apprezzato da quanti entravano in contatto con lui. Commenta Luca Gaburro, segretario nazionale Federagenti Cisal: «Gli agenti perdono un loro competente sostenitore e noi perdiamo un grande amico, una persona che pur nella malattia ha sempre mostrato tenacia e forza d’animo». Boggian era una persona generosa, che non si tirava mai indietro né quando si trattava di difendere la sua categoria né quando bisognava rimboccarsi le maniche e far del bene al prossimo. Animato da una fede sincera, finché la salute glielo ha consentito ha concretamente aiutato l’associazione Casa Amica di don Giacinto Costalunga, da oltre 40 anni dedita al sostegno dei ragazzi in difficoltà. I germogli di bene che Loretto ha fatto sbocciare sono fioriti negli anni e oggi danno frutti generosi. I ragazzi bosniaci che la sua famiglia aveva accolto in casa durante la guerra nei Balcani gli sono tuttora riconoscenti, anche se sono passati oltre 30 anni. Non doveva ingannare il suo carattere apparentemente burbero: era una persona che gioiva nel donare.

LA POLITICA
Anche la politica locale ne piange la scomparsa. Soprattutto il suo centrosinistra, che a volte “bacchettava” ma per cui non mancava mai di impegnarsi. Era stato consigliere comunale con la civica del sindaco Antonio Bettin (“Monselice viva”) dal 1995 al 1999; poi si era impegnato per i candidati Francesco Corso e, nonostante la salute precaria, per Giannino Scanferla, che ora lo omaggia: «Sei diventato un amico sincero, col quale la franchezza del confronto, dopo la tua infaticabile opera di mediazione, alla fine si stemperava nel cordiale fraterno saluto». Impegnato con l’Associazione famiglie italiane, si era creato una rete di amici in tutta Italia.

«Era un papà e un nonno esemplare e un marito devotissimo alla moglie», dichiarano commossi i famigliari. Loretto Boggian lascia la madre Maria, la sua Emanuela, i figli Lauramaria, Alberto e Ilaria e i nipoti Anna e Riccardo. Le esequie si celebreranno domani alle 16 nella chiesa del Redentore.

[Il Gazzettino, edizione Padova – 25/06/2024]